Trekking

Il più rinomato degli itinerari montani, battezzato così dai locali per i passaggi rocciosi a strapiombo sul mare di Positano. Comodo e paesaggistico sentiero che collega Agerola a Positano, partendo dalla piazza di Bomerano proprio dove è ubicato il B&B Divina Costiera. Questa antica mulattiera divenuta sentiero escursionistico dalla fama internazionale, ora annovera circa trecentomila escursionisti all’anno. Ma la sua storia ha inizio con Italo Calvino e Lawrence, poeti che per primi lo descrissero come luogo ricco di mitologia e magia, dove, percorrendolo, si vive ancor oggi l’impressione di essere sospesi tra “cielo e mare” , proprio come gli Dei...

SCHEDA TECNICA DEL PERCORSO

Tra i Monti Lattari è stata istituita una riserva integrale generale per la presenza di specie endemiche del luogo. La Valle delle Ferriere é parte della riserva ed è attraversata dal fiume Ceraso ricco di ferro, da cui il luogo prende il nome. Il sentiero però, non finisce alla riserva, bensì l'intero itinerario prevede la possibilità di attraversare prima la riserva, i suoi aspri e naturali valloni, con la Woodwardia radicans e la Salamandrina terdigitata , dopodichè si finisce tra i ruderi di quella che è la storia dell'antica repubblica amalfitana, ovvero, le cartiere dove veniva fatta anticamente la famosa omonima carta. Seguendo sempre il limpido fiume Ceraso poi, si arriva al paese di Amalfi, finendo la passeggiata in piazza Duomo.

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Piacevole “scalata” al Massiccio dei Tre Calli che sormonta la valle Ovest di Agerola. I Tre Calli prendono il nome dalle tre piccole collinette che si susseguono sul crinale Ovest della catena montuosa che circonda Agerola. Il percorso richiede una buona dose di lavoro in salita, ma ripagato certamente dall’incantevole vista che si apprezza raggiunta la quota di 1100 metri; attraverso la caratteristica macchia mediterranea si raggiunge l’altopiano di Capo Muro simboleggiato dal suo “Fungo di Roccia”, piacevole luogo di sosta per ammirare la bellezza del Golfo di Positano da un lato, e l’intera cittadina di Agerola dall’altro. Ottimo da fare d’estate all’alba per la sua esposizione a Est, e godere della quiete che solo la montagna può dare.

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Partendo dal B&B Divina Costiera è possibile intraprendere un percorso riservato ai più esperti, ma la meta che si raggiunge è certamente la più spettacolare; una scalata che porta alla vetta del Monte Molare (mnt. San Michele 1444 metri s.l.m.), punto più alto della provincia di Napoli. Il massiccio dei Tre Pizzi è la catena di monti che sovrasta tutto il territorio del Golfo di Napoli e del Golfo di Salerno. Il percorso attraversa castagneti della Valle di Agerola e sale fino a quota 1000 dove incontra una stupenda faggeta secolare che apre le porte alla sorgente dell'Acqua Santa, uno degli unici angoli della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina dove è possibile trovare la spettacolare pianta carnivora di questi luoghi (Pignucola Hirtifolia).

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La baia di Jeranto, splendida passeggiata attraverso una delle meraviglie nascoste della Penisola, attraversa l'unico dei siti tutelati dal FAI qui in Costiera Amalfitana. Dove, a Massalubrense, luogo di incontaminata bellezza di fronte ai faraglioni di Capri. Infatti il sentiero può essere percorso ad anello, partendo da località Nerano, e finendo a Termini, o viceversa, passando per la Punta Campanella, promontorio che segna la "fine" della Penisola, dividendo la costa Campana, nei due golfi. quello di Salerno, a sud, e quello di Napoli, a nord, avendo quindi di fronte precisamente l'isola di Capri.

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Antiche scalinate conducono al promontorio che divide le piccole vallate di Amalfi ed Atrani. All'interno della pineta si costeggia la rupe fino a raggiungere il sentiero che conduce al punto di free climbing della parete dello Ziro, letteralmente a picco su Amalfi. La torre qui presente prende il nome da "Ziro" , ovvero antico contenitore dell'olio del tempo. Torre costruita nel 1151 e dimora di uno dei personaggi di spicco dell'epoca della repubblica marinara di Amalfi, ovvero, Giovanna d'Aragona, meglio conosciuta come Giovanna la Pazza. Il panorama che si gode lungo il percorso è peculiare poiché affaccia contemporaneamente fra Atrani ed Amalfi.

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